domenica 12 febbraio 2017

ma i suoi occhi erano altrove, chissà dov'erano i suoi occhi.

And when they let you down
You'll get up off the ground
'Cause morning rolls around
And it's another day of sun
Il mio amico è un tipo strano e imprevedibile. Quasi sempre distratto nei suoi pensieri e nel suo mondo, non si capisce mai cosa gli passa per la testa. Allegro, estroverso e divertente, da solo è capace di animare una compagnia noiosa.
Racconta una sacco di storie, è capace di dirti in faccia i tuoi difetti, di dirti cose che non accetteresti di sentirti dire da nessun altro. Con il candore disarmante dei bambini ti mette a nudo. A volte è noioso, mette sempre in discussione tutto e con gli amici più intimi esplode in discussioni feroci al limite della rottura.
A volte piomba nel silenzio, è muto e risentito senza un motivo apparente.
- Cos'hai Marcello?
- niente va tutto bene
Dice lui tradendosi con una faccia scura, una maschera di malinconia rabbia e dolore.
Non lo vedi per giorni, al lavoro sparisce, non risponde alle chiamate, per strada e nei corridoi non saluta.
 
Non lo vedevo da almeno due mesi, dovevamo vederci per festeggiare l'anno ma lui, sparito, qualcuno dice l'abbia passato con qualla che lui ama definire "la mia vera moglie". Qualcuno dice di averlo visto aggirarsi da solo per le strade di Trastevere, da solo.
 
Ieri l'ho visto con la sua amica che uscivano dal cinema e, con mia grandissima sorpresa, si tenevano per mano come due ragazzini, gli occhi lucidi lei, trasognati quelli lui.
Siamo andati in un posto tranquillo, abbiamo ordinato una bottiglia di vino e delle tartine.
- Cosa Siete andati a vedere
- La La Land - dice lei
- lui non voleva andarci, il solito film melenso, diceva, sarà la solita storia strappalacrime...
- Vi è piaciuto ? - chiedo
- Si bellissimo, vero?
- Si mi è piaciuto, dice lui sorridendo
- raccontami un po' di che si tratta, faccio io
Così lui comincia a raccontare, nel suo modo sconnesso di raccontare:
Si incontrano per caso, e provano subito una forte attrazione.
Entrambi coltivano un grande sogno: lei vuole diventare attrice e lui un muisicista jazz di pianoforte.
Sebastian rinuncia ad aprire un locale jazz e accetta di suonare in una band rock. Mia compone una commedia teatrale dove recita da protagonista. La prima è deserta, e lei scoraggiata, delusa e amareggiata per le critiche negative ricevute e per la mancanza di Sebastian. decide di tornare a casa.
I due si separano.
Ma lui riceve una chiamata da una direttrice di casting che avendola vista e apprezzata alla rappresentazione vuole invitarla per un provino.
Sebastian corre da mia e la convince a fare il provino. Mia viene scelta per il film, andrà a Parigi.
Mia: - che succede con noi due ?
Sebastian: - devi accettare, è il tuo sogno e lo puoi realizzare. Andrai a Parigi, dopo si vedrà.
Mia: - ti vorrò sempre bene
Sebastian: - anch'io ti vorrò sempre bene
Passano 5 anni..
 
Si vede lei che entra in casa, dove l'aspetta il marito e il figlio. Il marito non è mai l'uomo dei tuoi sogni, l'uomo per il quali ardi di desiderio e di passione. Insomma non è l'uomo che appena lo vedi ti fai sbattere in qualsiasi posto.
Mia esce con il marito per andare non ricordo dove, uno di quei posti dove vanno marito e moglie.
Di ritorno verso casa, per strada, sentono della musica venire da una cantine, allora lui propone di andare a vedere. Entrano, è un locale jazz, stanno suonando della buona musica, si siedono. Un velo di malinconia copre il volto di Mia, quando si accorge che è andata a finire nel locale di Sebastian, quello che lui aveva sempre sognato.
 
Si vede Sebastian che presenta i musicisti, poi il suo sguardo incrocia quello di Mia. Sebastian va al piano e suona la loro canzone e, mentre suona, immagina come sarebbero potute andare le cose, immagina, alla maniera di Javier Marias, ciò che poteva essere tra loro due e non è stato. Il film finisce con Mia che esce dal locale con la faccia triste, mentre lui la guarda triste; anzi i loro volti non sono tristi sono carichi di malinconia, hanno gli occhi della nostalgia.
Per un attimo il loro sguardi si incrociano e un sorriso illumina i loro volti.
Che storia dico io, beh almeno non è il solito lieto fine strappalacrime.
- Che cosa ti fa pensare questa storia, mi chiede lui
- A volte due persone si amano, hanno una forte attrazione, sai quell'attrazione che coinvolge la testa, l'odore del corpo. L'uno entra nella grazie dell'altro e si stabilisce un legame forte e indistruttibile. Ma succede che che questo legame diventa incompatibile con i sogni di ciascuno dei due o di uno dei due, con la sua libertà, non so..., succede allora che le loro strade si separano, anche se il loro legame continuerà a vivere in un'altra dimensione.
E vivrà nei loro ricordi, nella nostalgia di ciò che non è stato.
Mentre parlavo lui fissava l'etichetta del vino, ma i suoi occhi erano altrove, chissà dov'erano i suoi occhi.
- Che cosa ti fa pensare a te - gli chiedo
- Che le storie non importa come iniziano, per caso o per volontà. Importa tanto invece come finiscono. Quei due si vorranno bene per sempre anche se le loro strade sono divise, anche se non si vedranno mai più. Nei suoi occhi c'era tutto l'amore del mondo. La canzone dice "And it's another day of sun" e ad ogni risveglio, la luce del sole sarà accompagnata dal pensiero di lei. E loro due continueranno a vivere insieme da qualche parte,
- Meglio il deserto della nebbia - dice a bassa voce
- Va bene a patto che non ci facciamo abbagliare dai miraggi - dico io
Juan Pedroso




    

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