sabato 14 maggio 2016

Non muoio d'amore

Jaime Sabines

Moriamo nella mia stanza dove sto solo,
nel letto dove manchi,
per la strada dove il mio braccio va vuoto

Non muoio d'amore

Non muoio di amore, muoio di te.
Muoio di te, amore, di amore per te,
dell´urgenza della mia pelle di te,
della mia anima di te e della mia bocca
e dell´insopportabile che sono senza te.

Muoio di te e di me, muoio di entrambi,
di noi, di questo,
lacerato, spezzato,
muoio, ti muoio, moriamo.

Moriamo nella mia stanza dove sto solo,
nel letto dove manchi,
per la strada dove il mio braccio va vuoto,
al cinema e al parco, sul tram,
i luoghi dove la mia spalla si abitua alla tua testa
e la mia mano alla tua mano
e tutto di te io conosco come me stesso.

Moriamo nel luogo che ho prestato all´aria
per farti stare fuori di me,
e nel luogo dove l´aria si esaurisce
quando ti copro con la mia pelle
e ci conosciamo dentro, separati dal mondo,
felicemente, profondamente, e di certo, interminatamente.

Moriamo, lo sappiamo, lo ignorano, noi moriamo
tra di noi, ora, separati,
l´uno dall´altra, quotidianamente,
cadendo in statue multiple,
in gesti che non vediamo,
nelle nostre mani che ci necessitano.
Moriamo, amore, muoio nel tuo ventre
che non mordo né bacio,
nelle tue cosce dolcissime e vive,
nella tua carne senza fine, muoio di maschere,
di triangoli oscuri e incessanti.
Muoio del mio e del tuo corpo,
della nostra morte, amore, muoio, moriamo.
Nel pozzo dell´amore a ogni ora,
inconsolabile, con grida,
dentro di me, voglio parlare, ti chiamo,
ti chiamano coloro che nascono, che arrivano
da te, coloro che giungono a te.
Moriamo, amore, e non facciamo niente
se non morire di più, ora dopo ora,
e scriverci e parlarci e morire.


Jaime Sabines

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