sabato 19 marzo 2016

faccio spesso un sogno

– Faccio spesso un sogno, – disse a un certo punto. – Sono con Aki su una nave. Una grande nave che fa una lunga traversata. È notte fonda, noi siamo nella nostra piccola cabina, e dall’oblò vediamo in cielo la luna piena. Ma è una luna fatta di ghiaccio trasparente. La metà inferiore è immersa nel mare. «Quella sembra la luna, ma in realtà è un pezzo di ghiaccio spesso forse venti centimetri, – mi spiega lui. – Domani mattina, quando si leverà il sole, si scioglierà. Quindi guardala bene adesso, finché la puoi vedere». È un sogno che ho fatto e rifatto non so quante volte. Un sogno molto bello. La luna è sempre la stessa. Lo spessore pure, venti centimetri. La metà inferiore è immersa nel mare. Io sono appoggiata contro Aki e la luna splende, stupenda. Siamo noi due soli, il rumore delle onde è piacevolissimo. Eppure quando mi sveglio provo sempre una gran tristezza. Perché la luna di ghiaccio non è piú visibile.
Erika fece una pausa.
– Se Aki e io potessimo restare indefinitamente cosí, noi due soli su quella nave, sarebbe meraviglioso. Ogni sera ci stringeremmo l’uno all’altra e guarderemmo la luna di ghiaccio dall’oblò. Il mattino la luna si scioglierebbe, ma la sera apparirebbe di nuovo. Oppure no. Forse una sera non la si vedrebbe piú. Questo pensiero mi spaventa. Mi chiedo che sogno farò domani, e provo una paura tale che sento il mio corpo contrarsi tutto.

Murakami Haruchi Uomini senza donne




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