giovedì 28 gennaio 2016

Asparago bianco


Poesia erotica femminile in lingua inglese
Asparago bianco Chi parla mai delle forti correnti che scorrono nelle gambe, nei seni di una donna incinta al quarto mese? È giovane, è la sua prima volta è snella e la nausea è passata. La pancia comincia a farsi tonda i seni prudono tutto il giorno, ed è sorpresa che quello che vuole è lui di nuovo dentro di lei. Oh vieni come un cavallo, vorrebbe dire, muoviti come un cane, un lupo, diventa un poppante cucciolo di leone. Vieni qui, e qui, e qui, ma nuota veloce e non ti fermare. Chi parla mai del verde utero noce di cocco i muscoli scoscesi, una profonda risacca e il verde latte di cocco che sigilla il suo pozzo, però scorre e la bagna al suo tocco più lieve? Chi capisce la logica dietro questo desiderio? Chi parla della montante marea che risveglia il suo sangue che lentamente ingrossa? E la fame cruda ossessione che nasce dalla forma dell’asparago: bianco per mancanza di sole e venato di ombre porporine, ne compra tre chili di quelli grossi, più spessi di qualunque dito, ne accarezza le teste seriche alcune allegramente incappucciate... perfino l’odore la fa eccitare. (Sujata Bhatt – India)

Sujata Bhatt, è considerata una delle voci più innovative della poesia contemporanea in lingua inglese. Nata nel 1956 ad Ahmedabad (India) ha vissuto e studiato negli Stati Uniti. Attualmente vive a Brema, in Germania. Le sue poesie sono state pubblicate in Inghilterra (da Carcanet) e in India (da Penguin). Le sue opere comprendono: Brunizem (1988), Monkey Shadows (1991), The Stinking Rose (1995). Del 1997 è la raccolta antologica Point no Point. Nel marzo 2000 è uscita, sempre per Carcanet, il suo ultimo volume, Augatora. La sua produzione poetica ha avuto ampi riconoscimenti sia in India che in Gran Bretagna, tra cui, nell’1988 il Commonwealth Poetry Prize (Asia) e l’Alice Hunt Bartlett Award. Alcune sue poesie sono state tradotte in italiano su numerose riviste e sono incluse nell’antologia L’India dell’anima curata da Andrea Sirotti per Le Lettere (2000). A Better Colour for Solitude, la sua ultima raccolta, è uscita nel maggio 2002.

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