mercoledì 15 luglio 2015

il fascino degli uomini superficiali




Il genere di bellezza che possiede Nicola non passa mai inosservato. Ovunque vadano, queste persone si fanno notare, attirando su di sé gli sguardi di chiunque, come i più potenti dei magneti.

Però, via via che le conosci meglio, ci parli, ti confronti, provi a fare una battuta, il loro fascino evapora. Quasi sempre, alla fine, si rivelano uomini di poca sostanza, privi di mistero e di spessore, insulsi e dimenticabili, che certo continueranno a mietere facili conquiste, forti della loro superficialità.

La bellezza che ci colpisce immediatamente spesso svanisce con la stessa velocità, perché è troppo vicina ai canoni che già conosciamo. Non ha nulla capace di stupirci. Ma se a farti innamorare, invece, è un difetto? Allora sì che la passione può scatenarsi come un fiume in piena. Può persino diventare una condanna.

E poi ci sono creature come te, di una bellezza profonda come il mare aperto. Creature così meravigliose, eppure tanto restie ad ammetterlo guardandosi allo specchio. Al contrario, pronte a sminuirsi, vedersi come le caricature di se stesse, quasi un concentrato di difetti.

Da cosa dipende? Perché chi è realmente bello spesso vive nella dolorosa certezza di non piacere a nessuno, mentre altri, dotati di percentuali di fascino infinitamente inferiori, se ne vanno in giro come fossero padroni del mondo?

  Ferzan Ozpetek -- Sei la mia vita





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