martedì 12 maggio 2015

Ti ho portato il Cuore imperiale



Mio Signore! Non ho nessun altro cui dirlo –
Dunque è te che disturbo.
Sono quella che ti ha dimenticato – del tutto –
E tu ti ricordi ancora di me?
Ma non è per me che ho fatto tanta strada –
Quello sarebbe il meno –
Ti ho portato il Cuore imperiale
Il Cuore che non avevo forza di reggere
Quello che custodivo dentro al mio –
Fino a che il mio si è fatto troppo pesante –
Eppure – davvero curioso – ancor più pesante
Da quando l’altro se n’è andato –
Ce la farai a reggerlo, tu ?

Emily Dickinson


Heart
Come nella corrispondenza con Higginson, nelle Master Letters Emily ricorre spesso all’opposizione grande-piccolo: qui, però, è usata con particolare tenerezza, per esprimere la sua inadeguatezza rispetto all’amante. Dato il carattere spesso ironico e ambiguo della poesia della Dickinson, è possibile che questa opposizione esprima un linguaggio intimo fra lei e un amante più anziano. Da notare anche la frequente opposizione delle immagini del Maestro e dell’allieva.

“ Daisy - who never flinched thro' that awful parting - but held her life sotight he should not see the wound - who would have sheltered him in herchildish bosom (Heart) - only it was'nt big eno' for a Guest so large –“

La Margherita - che non si è mai sottratta in quel tremendo distacco - maha sostenuto la propria vita così saldamente affinché lui non vedesse laferita - che lo avrebbe protetto nel suo petto infantile (Cuore) - solo chenon era abbastanza grande per un Ospite così vasto -

Elena Abou Mrad Culture e letterature del mondo moderno





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