domenica 12 aprile 2015

il mio bene sei tu

il dolore sepolto




Cara, bene dell'anima mia
Sai, è come un dolore antico e sepolto che a volte riaffiora.
Quando succedeva, reagivo con rabbia, mi sentivo umiliato e offeso, mi dibattevo come
un animale ferito, mi tormentavo pieno di rancore e di odio.

E' il dolore di un bambino lontano dal calore della famiglia
un bambino solo, in collegio
un bambino che ha subito un torto e nessuno lo difenderà.
Il dolore lo avvolge e lui si rannicchia in se stesso e si chiude nel suo mondo.

Oh, io ho imparato a conoscerlo quel bambino  e cerco di capirlo cerco di vedere
i suoi occhi tristi di chi si sente solo, abbandonato, incompreso, ingiustamente punito.

Non servono mura e corazze lui era sempre lì sepolto.

L'undici novembre è risalito dal profondo il dolore di quel bambino e le sue grida mi toglievano il sonno e mi spezzavano il cuore.
schiumavo di rabbia e di rancore e con quel rancore addosso volevo fuggire e uscirne fuori come le altre volte.



Sono stato fermo e mi sono guardato dentro e ho accarezzato quel bambino ho cercato di capirlo e di calmarlo.
Un tweet mi ha salvato
Il resto lo sai come è andata. La tua grazia mi ha tirato fuori dalla mia prigione.

A volte un velo di malinconia mi avvolge. Non è la malinconia triste che soffoca e  angoscia.
come la bassa marea
sfuma l'euforia -
resto sospeso tra la nostalgia e
il disincanto

accarezzo il mio bambino
e non temo le ombre -
che dorma quieto
niente potrà ferirlo.

Gli parlo di te del tuo sguardo tenero e della tua comprensione
della tua infinita pazienza e generosità. Della tua immensa tenerezza.
Della tua grazia.

Il mio bene sei tu e non so spiegarti questa cosa.
Sii te stessa
che io non sia una catena o un impiccio
Voglio vederti libera serena e felice.
Il resto non conta.
Sto imparando a fare respiri lunghi come mi hai insegnato tu
a contenere e trattenere le emozioni forti.
Mi sento di camminare su una corda ho imparato a non perdere l'equilibrio
Mi sento la corda tesa di un arco ma ho imparato a rallentare la presa
respiro lungo e distendo i pensieri
Il mio bene sei tu, la mia gioia è  l'immagine di quel centrino,
una parola un gesto un sorriso.
Il resto non conta

Juan Pedroso -

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